ANCHE I SERVIZI SEGRETI BRITANNICI PRATICAVANO TORTURE E RAPIMENTI



Un’inchiesta parlamentare ha denunciato il maltrattemento dei detenuti stranieri da parte dei servizi segreti britannici
Le agenzie dell’intelligence britannica sono state accusate di aver praticato torture e maltrattamenti ai danni di detenuti stranieri sospettati di terrorismo, dopo gli attacchi dell’11 settembre.
A rendere la notizia di dominio pubblico, due report dell’Intelligence e Security Committee of Parlament di Londra, il comitato parlamentare britannico in fatto di intelligence e sicurezza. Il primo report riguarda i casi di maltrattamento perpetuati ai danni dei detenuti strenieri tra il 2001 e il 2010, mentre il secondo prende in considerazione le questioni attuali.
Travolta dall’inchiesta anche la premier britannica Theresa May, accusata di aver negato al Comitato l’accesso ad alcune informazioni chiave dell’intelligence. Dopo le due denunce parlamentari, tutti i capi dei servizi segreti e i ministri britannici in carica dopo l’11 settembre – a cominciare dall’ex Segretario di Stato per gli affari esteri, Jack Straw, in carica dal 2001 al 2006 - dovranno adesso affrontare nuovi appelli giudiziari per definire il ruolo del Regno Unito nella pratica di torture, rapimenti e detenzioni di presunti terroristi.

Pesanti le accuse rivolte alle agenzie MI6 e MI5, imputate di essere state coinvolte in centinaia di casi di tortura e decine di detenzioni. 

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