LE CARATTERISTICHE DEL MUSULMANO "NON INTEGRATO"



La rivelazione coranica si concentra in maniera preponderante, più che su qualsiasi altra questione, sulle caratteristiche che devono caratterizzare un credente, qualità talmente alte che lo stesso musulmano si domanda se può essere in grado di raggiungere tanta perfezione.
Il musulmano deve essere paziente, veridico, buono e generoso (Corano 3;17), ma anche rispettoso (Corano 29;46: “Non dialogate se non nella maniera migliore con la gente della Scrittura”); e misericordioso: il Profeta Muhammad ha detto: “Il Compassionevole ha pietà di coloro che sono misericordiosi. Se tu mostri misericordia a quelli che sono sulla terra, Colui che è nei cieli mostrerà misericordia a te”, Abu Dawud 4941).
È dovere del musulmano attenersi alla giustizia (Corano 4;135: “O voi che credete, attenetevi alla giustizia e rendete testimonianza innanzi ad Allah, foss’anche contro voi stessi, i vostri genitori o i vostri parenti. Non abbandonatevi alle passioni, sì che possiate essere giusti";Corano 5;8: “O voi che credete, siate testimoni sinceri davanti ad Allah, secondo giustizia … l’equità è consona alla devozione”), alla moderazione (Corano 5; 87: “Non eccedete. In verità, Allah non ama coloro che eccedono”), ed essere sempre pronti al perdono (“Sii indulgente con loro e dimentica. Allah ama i magnanimi”, Corano 5;13).


Le opere buone devono essere una costante del credente, nel Corano, 5;48 è scritto: “Gareggiate in opere buone”. In questo versetto del Libro non ci si limita a dire in maniera generica “fate del bene”, ma addirittura a gareggiare, essere in competizione nel bene, una gara a chi compie più opere caritatevoli e meritorie rispetto a qualcun altro, ma anche contro se stessi, una sfida nel bene alla ricerca di Dio. Un passo di una bellezza ed una portata sorprendenti.
Allah, l'Altissimo, raccomanda ai suoi servi l'Ihsan, un termine che compare spesso nel Corano, che consiste nell'eccellenza, nella perfezione, nella bellezza, nell'equilibrio, nell'armonia, nella disciplina, nel buon carattere, nella dolcezza, nel miglioramento e nella forza di volontà. Ecco ciò che rende l'Islam perfetto per quanto noi musulmani non riusciamo ad essere all'altezza di tanta perfezione, che caratterizzava il nostro Profeta (pace e benedizione su di lui); Corano 33;21: "Avete nel Messaggero di Allah un bell'esempio per voi; In verità di un'immensa grandezza è il tuo carattere", Corano 68;4; "Allah mi ha inviato come Apostolo in modo che io mostri la perfezione del carattere, il perfezionamento dei modi e la delicatezza di comportamento”. (Malik, Mawatta; Ahmed, Musnad; Mishkat). Il termine Ihsan, questa eccellenza, compare in numerosi passi coranici, ne elenchiamo due: Corano 4;36: “Adorate Allah e non associateGli alcunché. Siate buoni (ihsan) con i genitori, i parenti, gli orfani, i poveri, i vicini vostri parenti [i Musulmani] e coloro che vi sono estranei [i non musulmani], il compagno che vi sta accanto [il prossimo in genere], il viandante e chi è schiavo in vostro possesso. In verità Allah non ama l’insolente, il vanaglorioso”, l’Arcangelo Gabriele chiede: "Dimmi che cos’è l’Ihsan. Egli [il profeta Muhammad] rispose: È che tu adori Allah come se Lo vedessi; perché se tu non Lo vedi, certamente Egli vede te", e Dio osserva come il credente dispone del suo tempo: Corano 55;60: “Qual altro compenso del bene se non il bene?”
Come dicevo, il buon musulmano è consapevole di quale caratteristiche l’Altissimo impone al credente e soffre per non essere all’altezza di tanta perfezione, mentre al cattivo musulmano questi ordini divini non interessano, tanta forma ma zero sostanza, una scatola vuota dove altri hanno provveduto a riempire di ogni nefandezza, privi di quella luce che Allah dà al credente: Sabâ', Corano 39;22: “Colui cui Allah apre il cuore all'Islàm e che possiede una luce che proviene dal suo Signore”.


Corano 2;195: “Siate generosi sul sentiero di Allah, non gettatevi da soli nella perdizione, e fate il bene, Allah ama coloro che compiono il bene”, e questo sta nella buona parola “La carità è una buona parola”, (Saheeh Muslim, 1009 e Saheeh Al-Bukhari, 2989); nel comportamento: Venne chiesto al Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Qual è il credente con la fede più alta? Rispose: “È quello dal comportamento migliore” (Tirmidhi 1162, Abu Dawud 4682), “In verità quelli che più amo fra voi e che più mi saranno vicini nel Giorno della Resurrezione sono quelli dal comportamento migliore” (Tirmidhi 2018); e nell'essere misericordiosi: “I misericordiosi sono mostrati misericordiosamente dal Misericordioso. Mostra la misericordia a essi sulla terra e Dio ti mostrerà la misericordia (Al-Tirmidi, 1924 e Abu-Dawood, 4941).

Concludendo nel Corano, 2;143 è scritto: "E così facemmo di voi una comunità equilibrata, affinché siate testimoni di fronte ai popoli e il Messaggero sia testimone di fronte a voi”. Il musulmano deve essere all'altezza del messaggio di cui è portatore, perché ogni credente è ambasciatore dell’Islam, ed ogni sua parola, azione ed omissione potrebbe essere associato all’Islam.

[Fonte pagina facebook: Amo Gesù perchè sono musulmana]

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