PERCHÉ LA VERGINE MARIA NON FU LAPIDATA?


IL MIRACOLO DELLA NASCITA DI GESÙ

Errore all’interno della Bibbia: Se si scopre che una ragazza non è vergine, deve essere uccisa (Deuteronomio, 22:13-21). Secondo la Bibbia, la punizione per l’adulterio è la lapidazione:

“Ma se la cosa è vera e nella giovane non sono stati trovati i segni della verginità, allora faranno uscire la giovane all’ingresso della casa di suo padre e la gente della sua città la lapiderà con pietre ed essa morirà, perché ha commesso un atto infame in Israele, facendo la prostituta in casa di suo padre. Così estirperai il male di mezzo a te” (Deuteronomio, 22:20-21).

Perché, allora, la vita di Maria fu risparmiata dalla comunità, dato che, apparentemente, ebbe un figlio senza che ci fosse un padre?


Spiegazione dai migliori apologeti biblici per rimediare a tali errori: Nessuna.

Correzione dal Corano: Il motivo per cui Maria fu lasciata libera di muoversi, mostrando orgogliosa il suo bambino, Gesù, senza essere uccisa per questo, viene spiegato nel Corano. Il Santo Corano completa le parti mancanti della Bibbia, che sono spesso sopravvalutate, ignorate o evitate intenzionalmente dai teologi non Musulmani.

Sappiamo dal Vangelo che, ancora 30 anni dopo la nascita di Gesù, la lapidazione della donna adultera era comune. In (Giovanni, 8), Gesù, già adulto, impedisce che una folla lapidi una donna accusata di adulterio: “Dissero a Gesù: «Maestro, questa donna è stata sorpresa sul fatto, mentrecommetteva adulterio. Ora, nella legge Mosè ci ha comandato di lapidare talidonne; ma tu, che ne dici?». Or dicevano questo per metterlo alla prova e per aver di che accusarlo. Ma Gesù, fingendo di non sentire, chinatosi, scriveva col dito in terra. E, come essi continuavano ad interrogarlo, egli si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei»” (Giovanni 8, 4-7).

Trent’anni prima, all’epoca della nascita di Gesù, ci sarebbe voluto un miracolo per impedire agli Israeliti di uccidere Maria. È proprio un miracolo, infatti, quello che il Santo Corano rivela, e che la salvò. Quando gli Israeliti si avvicinarono a Maria e al suo bambino Gesù per interrogarla e indagare sul bimbo senza padre, accadde qualcosa di inatteso:

“Tornò dai suoi portando [il bambino]. Dissero: «O Maria, hai commesso un abominio! O sorella di Aronne , tuo padre non era un empio né tua madre una libertina». Maria indicò loro [il bambino]. Dissero: «Come potremmo parlare con un infante nella culla?», [Ma Gesù] disse: «In verità sono un servo di Allah. Mi ha dato la Scrittura e ha fatto di me un profeta. Mi ha benedetto ovunque sia e mi ha imposto l’orazione e la decima finché avrò vita, e la bontà verso colei che mi ha generato. Non mi ha fatto né violento né miserabile” (Corano, 19:27-32).

In conclusione, dopo essere stati testimoni del miracolo di Dio (il Messia neonato che lodava Dio), gli Israeliti confermarono l’innocenza di Maria. È interessante che, come Gesù ebbe questa prima esperienza che lo vide fermare, neonato, la lapidazione di una sospetta adultera, trent’anni dopo, abbia nuovamente persuaso una folla ad evitare di lapidare una presunta adultera (nel Vangelo di Giovanni, capitolo 8).
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