Comandanti di Scotlan Yard arrestavano innocenti |
L'illecito attribuito ai vertici di Scotland Yard consiste nella “fabbricazione” di prove false ai danni di immigrati arrestati. I dirigenti coinvolti nello scandalo avrebbero privato della libertà quindici stranieri accusandoli ingiustamente di legami con gruppi terroristici. Le false incriminazioni sarebbero state formulate all’indomani dell’attentato al London Bridge del giugno 2017. Al fine di trasmettere all’opinione pubblica l’immagine di una Polizia efficiente nella lotta al terrorismo, i vertici dell’agenzia avrebbero “montato ad arte” procedimenti penali nei confronti di immigrati innocenti. I soggetti finiti nel mirino di Scotland Yard nei mesi successivi all’attentato al London Bridge sono prevalentemente cittadini pachistani, egiziani e indonesiani. Jonathan Green ha assicurato di avere trasmesso alla Crown Court di Londra tutta la documentazione inerente agli illeciti imputati ai responsabili del Dps.
Quattro soggetti a capo del Dps avrebbero anche accettato tangenti per intralciare indagini a carico di personaggi influenti.
Oltre a percepire tangenti, i quattro alti ufficiali della Metropolitan Police avrebbero messo in atto “condotte discriminatorie motivate da pregiudizi razziali”. Costoro avrebbero avviato, sempre negli ultimi cinque anni, procedimenti disciplinari ingiustificati ai danni di poliziotti di colore.
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