Goethe ammirava il Profeta Muhammad |
La testimonianza del grande novellista tedesco Wolfgang Goethe:
“Ho cercato attraverso la storia il modello ideale di uomo, e non ho trovato altri che il Profeta Muhammad” (pace e benedizioni su di lui)
Goethe vive il Tawhid, (l’unicità di Dio), né è compenetrato, il suo pensiero procede coerentemente dall’idea dell’Uno da cui tutto proviene e che tutto unisce: “Tutto diventava uno, tutto nasceva dall’uno e ritornava all’uno”. Goethe in questo sua operazione spiega il Tawhid a e con il linguaggio dell’occidente. (Guarda il video)
L’Islam di Goethe con la maturità, che come lui stesso scrive, si libera da quanto in esso c’è di orientale o passionale, come il serpente si libera dalla propria pelle, arriva al cuore dell’Islam, ne estrae la sua quintessenza, mirabilmente spiegata nel libro, segna quindi un percorso nuovo, possibile, tratteggiato dal poeta, di un Islam Europeo, “mitigato dai cieli del Mediterraneo”, un Islam che cosi come ha già saputo declinarsi in tutte le latitudini, trova anche in Europa una possibile forma e identità autoctona.
Non a caso chi come l’autore del Faust ha conosciuto l’islam non dalla nascita, rivive tramite il racconto del Libro il brivido dolcissimo della scoperta, dell’apertura a se stessi, dell’abbandono a Dio.
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